PROGRAMMA

 

Murice Ravel (1875-1937)

Ma mère l’oye, cinque pezzi infantili per pianoforte a quattro mani

 

Béla Bartók (1881-1945)

Sonata per due pianoforti e percussioni BB 115, Sz 110

 

 

ALBERTINA DALLA CHIARA, ANTONIO BALLISTA, pianoforti

BENEDETTO RAIMONDI, FRANCESCO TOMMASO TREVISAN, percussioni

ENZO RESTAGNO, relatore

 

 

 

ALBERTINA DALLA CHIARA, pianoforte 

La personalità artistica di Albertina Dalla Chiara si è formata grazie all’incontro delle scuole pianistiche russa e austriaca. Nel 1978 conosce a Vienna il pianista e didatta russo Stanislav Neuhaus, che la invita a frequentare in Italia i suoi corsi di perfezionamento. In seguito Neuhaus scrive al Ministero degli Affari Esteri Italiano, definendola ‘pianista di grande talento, capace di ottenere grandi successi’, e la invita a studiare al Conservatorio ‘Čajkovskij’ di Mosca. Albertina Dalla Chiara ottiene dal Ministero Italiano la borsa di studio nel 1982 e frequenta per due anni fino al 1984 il corso superiore di perfezionamento del Conservatorio di Mosca con Lev Nikolaevic Naumov, erede e continuatore della scuola di Heinrich e Stanislav Neuhaus. Rientrata in Italia segue, nell’estate del 1985, all’Accademia Chigiana di Siena i corsi di perfezionamento del pianista austriaco Rudolf Buchbinder e, dal 1985 al 1989, frequenta la sua classe all’Accademia Superiore di Musica di Basilea.   Contemporaneamente ai suoi studi musicali Albertina Dalla Chiara intraprende giovanissima una carriera concertistica che la porta ad esibirsi in Italia e all’estero. Ha effettuato tournée in Germania dove ha suonato a Berlino, Amburgo e altre città e come solista con le orchestre dei Teatri dell’Opera di Saarbrücken , di Halle, di Jena ed altri; ha suonato in Austria per gli Schlosskonzerte di Salisburgo, per l’Ost-West Musikfest, in Spagna a Madrid ed altre città, in Francia a Parigi, in Jugoslavia come solista con la Beograd Strings Orchestra, in Inghilterra per l’Università di Oxford, in Belgio a Bruxelles e per diversi festival musicali, a Malta come solista del Teatro dell’Opera e in Cile, a Santiago, per la Fondazione Beethoven. In Italia è stata invitata dalla Fondazione Arena di Verona al Teatro Filarmonico come solista con l’orchestra, dall’Accademia Filarmonica di Verona e di Bologna, dal Festival MiTo, dal Bologna Festival, da Ferrara Musica, dal Lyceum Club e dagli Amici della Musica di Firenze, dalla Sagra Malatestiana di Rimini, dal Festival Internazionale di Musica da Camera di Ravello, dalla Gioventù Musicale Italiana, dalla Rai al Foro Italico di Roma e da altre istituzioni musicali. Albertina Dalla Chiara si dedica inoltre alla musica da camera – ha suonato con i violinisti Carlo Chiarappa, Luz Leskowitz, Gernot Winischhofer, Peter Szanto, con il violoncellista Zoltan Szolt Szabò, con la cantante Cristina Miatello, con i Solisti della Scala e con i Solisti di Salisburgo. Con Luz Leskowitz e Barbara Lübke ha fondato il Trio di Salisburgo, che si è esibito con successo ai concerti del Politecnico di Torino, per l’Associazione Concertante di Torino, per il Circolo Filarmonico Astigiano, per l’Accademia Filarmonica di Verona e a Salisburgo. Fa parte inoltre del Trio di Verona con il violinista Peter Szanto e il violoncellista Zoltan Szolt Szabò e collabora con i noti musicologi Enzo Restagno e Quirino Principe in spettacoli dedicati a Chopin, Satie e al periodo impressionista. Albertina Dalla Chiara ha tenuto numerose conferenze-concerto dedicate ai compositori Fryderyc Chopin, Robert Schumann, Alexander Skrjabin, Claude Debussy, nonché seminari e conferenze dedicati alla didattica e alla tradizione musicale russa di Heinrich e Stanislav Neuhaus. Albertina Dalla Chiara è attiva inoltre nell'organizzazione artistica: ha curato per diversi anni la realizzazione di concerti e conferenze per l'Accademia Filarmonica di Verona, ha lavorato nella direzione artistica della Fondazione Arena di Verona, ha collaborato nella realizzazione di progetti musicali con la Fondazione Verona per l’Arena ed è stata per molti anni responsabile musicale della Società Letteraria di Verona.

 

 

ANTONIO BALLISTA, pianoforte

Antonio Ballista, pianista e direttore d’orchestra, fin dall’inizio della carriera non ha posto restrizioni alla sua curiosità e si è dedicato all’approfondimento delle espressioni musicali più diverse. Da sempre convinto che il valore estetico sia indipendente dalla destinazione pratica e che le distinzioni di genere non debbano di per sé considerarsi discriminanti, ha effettuato personalissime escursioni nel campo del ragtime, della canzone italiana e americana, del rock e della musica da film, agendo spesso in una dimensione parallela  tra la musica cosiddetta di consumo e quella di estrazione colta. Particolarissimi per invenzione originalità e rigore i suoi programmi, che sconfinano talvolta nel teatro ed ampliano spesso gli ambiti rituali del concerto. Dal 1953 suona in duo pianistico con Bruno Canino, una formazione d’ininterrotta attività la cui presenza è stata fondamentale per la diffusione della nuova musica e per la funzione catalizzatrice sui compositori. Nel 1995 ha fondato l’Ensemble “Novecento e oltre” che promuove la diffusione della musica del ‘9oo storico e del ventunesimo secolo. Ha suonato sotto la direzione di Abbado, Bertini, Boulez, Brüggen, Chailly, Maderna e Muti e con l’Orchestra della BBC, il Concertgebouw, La Filarmonica d’Israele, la Scala di Milano, i Wiener Philarmoniker, la London Symphony, l’Orchestre de Paris, le Orchestre del Maggio Musicale Fiorentino e i solisti dei Berliner Philarmoniker. E’ stato spesso invitato in prestigiosi festival tra cui Parigi, Edimburgo, Varsavia, Berlino, Strasburgo, Venezia, Maggio Musicale Fiorentino. Hanno scritto per lui Battiato, Berio, Boccadoro, Bussotti, Castaldi, Castiglioni, Clementi, Corghi, De Pablo, Donatoni, Lucchetti, Morricone, Mosca, Panni, Picco, Sciarrino, Sollima, Togni e Ugoletti. Ha effettuato tournées con Berio, Dallapiccola e Stockhausen ed ha collaborato con Boulez, Cage e Ligeti in concerti. La sua collaborazione con il  soprano Lorna Windsor comprende programmi che sfidano i confini tra concerto e spettacolo teatraleHa Inciso per La Bottega Discantica, Emi, Rca, Ricordi, Wergo.

 

 

ENZO RESTAGNO, relatore

Enzo Restagno ha studiato musica e filosofia a Torino e a Vienna. Ha insegnato Storia della musica al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino per 37 anni. Ha svolto attività di critico musicale per quotidiani e periodici fra i quali “Stampa sera”, “La Repubblica”, “Le Monde de la Musique”, “Die Zeit”, “L’Espresso”. Ha realizzato trasmissioni radiofoniche e televisive per la RAI, Radio France, Westdeutsche Rundfunk, BBC. Ha tenuto conferenze e masterclass per istituzioni musicali e università in Europa, USA e Asia.  Nella sua attività di studioso si è rivolto con particolare attenzione alla musica moderna e contemporanea delle quali è considerato uno degli specialisti più eminenti a livello internazionale. I libri che ha dedicato a Luigi Nono, Luciano Berio, Hans Werner Henze, Elliott Carter, Ligeti, Xenakis, Petrassi, Donatoni, Sofia Gubaidulina, Alfred Schnittke, Steve Reich, Louis Andriessen, Peter Maxwell Davies, Arvo Paert sono stati spesso tradotti in varie lingue. Come riconoscimento di questa competenza le Edizioni Ricordi di Milano lo hanno nominato consulente artistico per le edizioni di musica contemporanea.  All’attività del didatta e dello studioso Enzo Restagno ha affiancato quella dell’organizzazione musicale per la quale nutre una speciale passione considerandola uno dei più elevati e straordinari strumenti di promozione sociale e culturale. Nel corso degli ultimi venticinque anni è stato consulente e direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica dell’Emilia Romagna “Arturo Toscanini”, del festival internazionale del pianoforte “Arturo Benedetti Michelangeli” di Bergamo e Brescia, dell’Orchestra della RAI di Torino e, dal 1986 del festival “Torino Settembre Musica” che ha, nel giro di vent’anni, trasformato in una delle più grandi rassegne internazionali, culminata nel 2007 nella creazione di MITO.

 

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