PRESENTAZIONE STAGIONE

 “Avvicinare i giovani alla musica colta, avvicinare la musica colta ai giovani”

Il progetto artistico della 113° stagione si inserisce nel solco della progettualità che la Società Amici della Musica di Verona ha elaborato per il triennio ‘22/24. Il suo titolo è: “AVVICINARE LA MUSICA COLTA AI GIOVANI E AVVICINARE I GIOVANI ALLA MUSICA COLTA - FARE MUSICA AI TEMPI DEL COVID E DEL POST COVID”. Il suo focus consiste nella presa d’atto che è improcrastinabile affrontare la madre di tutte le criticità che la pandemia ha drammaticamente evidenziato nel mondo della musica da camera dal vivo ossia il triste dato riguardante il ricambio generazionale del pubblico, un dato che getta un’ombra inquietante sul futuro della nostra società ma più in generale sul futuro della cultura musicale dal vivo. Si tratta sicuramente di un problema complesso che richiede un’analisi adeguata e una risposta di sistema ma che, soprattutto, chiama tutti noi, tutti coloro che si ritengono amici della musica ad un rinnovato impegno, unitario, unificante e solidale. Vari sono i progetti nei quali si articola, fra i quali il primo in qualche modo li permea tutti in quanto indaga il nesso che lega la musica colta alla musica popolare; un rapporto inestricabile che attraversa i generi e i secoli e, a mio avviso, si può compiutamente rappresentare con la sigla SD, la sigla che in matematica si usa per indicare un rapporto biunivoco. 

  • • “MUSICA COLTA SD MUSICA POPOLARE- DA BEETHOVEN A BARTÓK 
  • • “INTEGRALE DELLE SONATE PER PIANOFORTE DI BEETHOVEN” 
  • • “MELOLOGO DA CAMERA 
  • • “ANCORA NOVECENTO”
  • • “MUSICA DI CONFINE” 

L’attività della Società si articola, oltre che nella rassegna al Teatro Ristori, in ulteriori esperienze diffuse nel territorio:

  • • “SOLI” rassegna per strumenti soli realizzata nel Monastero del Bene Comune di Sezano, a cura di Stefano Deotto
  • • “ORGANI STORICI” 2023 –  rassegna concertistica sugli organi di alcune delle più belle chiese della città e della provincia, a cura di Roberto Bonetto e con il sostegno di FONDAZIONE CARIVERONA
  • • “EDUCARE ALLA MUSICA CON LA MUSICA” eventi per il mondo della scuola
  • • “PREMIO SOCIETA’ AMICI DELLA MUSICA DI VERONA” per solisti e gruppi da camera con sei concerti-prove finali presso la Sala Montanari della Società Letteraria di Verona, a cura di Federico Gianello

 

Rassegna al Teatro Ristori

La rassegna dei concerti che tradizionalmente si realizzano nella pregevole cornice del Teatro Ristori consiste di cinque appuntamenti nell’autunno 2023 e cinque nella primavera 2024. Si inizia lunedì 16 ottobre con il Quarteto Latinoamericano di Città del Messico, un gruppo che quest’anno festeggia niente meno che il suo 40° anniversario di attività presentandoci un programma incentrato su musiche di Alberto Ginastera e Carlos Gardel, una declinazione del novecento decisamente poco visitata e stimolante. Martedi 24 ottobre il SITKOVETSKY PIANO TRIO e il clarinettista andaluso PABLO BARRAGAN in un ricco programma che comprende, fra l’altro, il Quatuor pour la fin du temps che Messiaen compose fra il 1940 e il ‘41 da detenuto nel campo di concentramento di Gorlitz, un lavoro che pone interrogativi insieme eterni ed attuali. Lunedì 6 novembre il giovane talentuoso Ensemble L’appassionata con Lorenzo Gugole maestro concertatore e Tommaso Benciolini flautista, ci offrirà l’ascolto di un programma tutto dedicato alla musica italiana che inizia e si conclude con i lavori di due eccezionali compositori e violoncellisti: Luigi Boccherini di cui eseguirà Musica notturna delle strade di Madrid e Giovanni Sollima di cui ci proporrà Contrafactus per flauto e archi. Di grande pregio e di piacevole ascolto poi la Suite per flauto e archi di Ottorino Respighi e il Concerto per archi di Nino Rota che costituiscono la parte centrale del programma. Lunedi 13 novembre il violinista CHRISTIAN SEBASTIANUTTO e il pianista Daniele BoninI, vincitori del Premio Amici della Musica di Verona 2022, ci presenteranno un programma di raffinato ed equilibrato virtuosismo tecnico e interpretativo. Eseguiranno la Sonata FP119 di F. Poulenc, nota per la dedica a Federico Garcia Lorca e per la tormentata genesi, la Sonata n.1 op.78 in sol maggiore di J. Brahms, intessuta di impareggiabile lirismo e la Sonata n.1 in la maggiore op.13 di G. Fauré nota per la levità della scrittura. Sarà il pianista Filippo Gorini, lunedì 20 novembre, a concludere la stagione autunnale con un programma di straordinaria caratura: di Beethoven eseguirà la Sonata n°30 op 109, di Brahms gli 8 Klavierstucke op 76 e di Schubert la monumentale Sonata n°20 D959. Quanti spunti per chi desidera indugiare nel cercare riverberi di musica popolare in questi tre autentici capolavori della letteratura pianistica.  

 

La stagione primaverile 2024 inizia lunedì 15 gennaio con un appuntamento decisamente interessante dal titolo “RAVEL E Bartók, storia di un’amicizia. Si tratta di una conferenza-concerto condotta con ineguagliabile maestria da ENZO RESTAGNO che, assieme ai pianisti Albertina Dalla Chiara e Antonio Ballista ed ai percussionisti Benedetto Raimondi e Francesco Tommaso Trevisan, ci guiderà ad una autentica contemplazione della ricchezza timbrica e ritmica della Sonata per due pianoforti e percussioni BB 115 Sz 110 di Béla Bartók e della stucchevole disarmante bellezza di Ma mère l’Oye, il celebre lavoro per pianoforte a quattro mani di Ravel.  Lunedi 29 gennaio sarà la volta di OXANA SHEVCHENKO, la pianista vincitrice del Verona International Piano Competition 2022, in un programma che bene si colloca nel progetto poliennale di esecuzione delle sonate di Beethoven; ci propone, infatti, l’ascolto di due fra le più celebri: la n°13 op 27 n°1 “Sonata quasi una fantasia” e la n°14 op 27 n°2 “Al chiaro di luna”. Il suo ricco programma prevede altresì l’esecuzione de La valse di Ravel, la Sonata n° 2 op.22 di Schumann e si concluderà con l’incantevole Petrouchka di Stravinskij, un lavoro nel quale ancora sarà facile esercitarsi a rintracciare il fil rouge che collega musica colta e musica popolare. A seguire un appuntamento imperdibile; lunedì 12 febbraio il violinista Mauro Loguercio e la pianista Emanuela Piemonti ci presentano il frutto della loro instancabile ricerca, una inedita e pregevole trascrizione della Sinfonia n.9 di L.V.  Beethoven ad opera del compositore e virtuoso boemo Hans Sitt vissuto a cavallo fra ‘800 e ‘900. La trascrizione di Sitt, per equilibrio nella ponderazione dei due strumenti e per la perizia idiomatica della scrittura, si offre all’ascolto come un’inattesa e sorprendente nuova chiave di lettura per conoscere ancora meglio l’inarrivabile capolavoro sinfonico di Beethoven. Martedì 5 marzo avremo modo di ascoltare una prima assoluta, il melologo sperimentale curato da Orazio Sciortino "Metamorfosi", il quale prevede l'esecuzione di brani di Szymanovsky, Liszt e Janacek con Domenico Nordio, violino, Giovanni Gnocchi violoncello e Orazio Sciortino, pianoforte alternati alla fine dizione delle Metamorfosi di Ovidio da parte di SANDRO LOMBARDI. E saranno tre piacevolissimi, classici e curati lavori di rara esecuzione a concludere la stagione, mercoledì 8 aprile; i Sestetti per due corni e quartetto d’archi di F.J. Haydn, W.A. Mozart e L.V. Beethoven. Ad eseguirli i cornisti dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI MARCO PANELLA e PAOLO VALERIANI assieme ai componenti l’ARCHOS QUARTET. 

Ringrazio il Presidente Oreste Ghidini, i vice-presidenti Manola Campagnari e Luca Reale, i colleghi componenti del Direttivo, la produzione e la segreteria per la dedizione alla vita della Società e per l’esemplare collaborazione.

IL DIRETTORE ARTISTICO Romildo Grion